Friday, October 23, 2009

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I WANNA, I WANNA, I WANNA TOUCH YOU (DAY 248)


Uff, che stanchezza. Vi scrivo dall’ufficio, dove mi sto prendendo una, direi, meritata pausa. (sto continuando a sbadigliare, dopo capirete perche’!)
Questa settimana e la precedente sono state abbastanza pesanti: abbiamo infatti partecipato a due conferenze, la prima volta volta per la nostra azienda, che ha proprio bisogno di aumentare la propria “awareness” nel mercato australiano (mentre all'estero spakka, in linguaggio giovanile)
La Australian International Educational Conference e’ durata tre giorni e mezzo: io e il mio capo siamo stati coadiuvati dal Direttore aziendale, venuto direttamente dagli States.
Un bonaccione, amante dell’ Italia e del suo buon cibo, che non ha fatto in tempo a partire per tornare a casa che aveva gia’ la mia richiesta di joinare il mio network su Linkedin: mi sto facendo furbetto.
L’aperitivo di martedi’, la prima giornata, e’ stato sensazionale, nel senso che avevamo a disposizione le migliori birre e vini possibili: per loro non era una novita’, mentre per il sottoscritto direi decisamente di si’! In poche parole, sono uscito da Darling Harbour (dove si teneva la conferenza) con un sorriso a 32 denti non propriamente dettato dalla felicita’, ma maggiormente dall’assunzione di sostanze alcoliche.
La settimana, seppur dura, e’ passata velocemente e ho finalmente capito tutte le mie amiche promoter che si lamentavano quando, terminato il lavoro, avevano dolori incredibili ai piedi.
Ieri abbiamo partecipato, invece, alla Local Government Technology Expo a Brisbane: causa riunioni varie, abbiamo fatto il tutto in una giornata.
Cio’ significa che ieri mi sono svegliato alle 4.45, taxi alle 5.15, aereo alle 6, conferenza, stand, aereo di ritorno alle 22 e arrivo a casa a mezzanotte e mezza: in una parola, devastato!
Tra l’altro, ieri giocava il mio Milan: io amoil Milan, e non vedere la storica vittoria a Madrid mi ha dispiaciuto un sacco.
Ecco, tra le cose che mi mancano dell’Italia, una e’ la totale incompatibilita' sportiva
Leggi i giornali e ci sono venti pagine tra cavalli, rugby, cricket, corse dei cani...e pensare che ieri aspettavo il volo di ritorno bevendo una birra al bar con il mio capo, quando ho visto, sulla ESPN, la schermata della champions league.
Ho deciso di dare un'altra possibilita' alla cultura australiana..."evvai, mi guardo la sintesi del mio Milan"…se non che fosse la sintesi della Champions League di Cricket…ma come si fa!
Il weekend ha avuto il suo top con la giornata di domenica quando abbiamo approfittato di un sole straordinario (summer’s coming!) e abbiamo fatto un barbeque a Tamarama Beach (5 minuti da Bondi) per il compleanno di Jordi, un amico spagnolo.
Senza annoiarvi ulteriormente con la solita solfa della bellezza di parlare con gente da tutto il mondo (USA, Ghana, Cina, Francia, Mexico, Spagna le piu rappresentate), la protagonista assoluta della giornata e’ stata la sangria, preparata da Olimpio e Jorge.
LA sangria e’ dir poco, I 25 litri di sangria vi spiegano bene la qualita della giornata, senza dimenticare la carne, el chorizo, las cervezas, ecc.
Io, da scemo e + scemo quale sono :D, avevo degli occhiali rosa a forma di cuore, per cui ero guardato (non so se male o bene) da tutti: le spagnole, idole indiscusse, hanno ballato tutto il pomeriggio, attirando l’attenzione delle australiane che sono rimaste shockate dai nostri balli.
Verso le 7 e’ arrivato il vicino, un quarantenne con una racchetta da tennis, che ho invitato a ballare e a bere qualcosa con noi: dalla sua espressione ammirante verso le spagnole, penso che pensasse di essere finito in Paradiso.
Ma il top della serata si ha avuto verso le undici quando sono salito su una panca per ballare, seguito a ruota da un ragazzo messicano, Carlos, che dopo ben 5 secondi in piedi ha pensato bene di rovesciare se’ stesso sul tavolo pieno di bottiglie/cibi/cose varie e cadendo all’indietro, finendo addosso a delle piante. Ma soprattutto rompendo e spezzando totalmente in due il tavolo (del vicino): io pensavo si fosse spezzato un braccio, invece per fortuna stave bene.
A mezzanotte ce ne siamo andati e io, parecchio alticcio, ho avuto una notte assurda, in cui sognavo zombie donne di vecchia eta’ e dicevo a me stesso che non sarei andato a lavorare il giorno dopo: poi la mattina mi sveglio, ascolto un po’ di musica e bum, sono pronto ed energico. Non so cosa mi dia questa citta’, in Italia ero il primo dei pigri, qui sono sempre pronto per scatenare l’inferno (cit.).
Il weekend si preannuncia, come al solito, pieno: iniziero' anche a studiare per l'esame IELTS, che faro' il 21 novembre e che mi serve, nel caso mi dessero la sponsorship. In Italia, lavorativamente parlando, non torno. La mia speranza e' di rimanere qui, sto troppo bene...
Nel frattempo e' arrivato il tempo di programmare le vacanze estive: non lavorero' dal 19 dicembre al 4 gennaio. Senza dimenticare che sono stato praticamente intimato di prendermi altre vacanze, considerato che qui fino al 15 gennaio si blocca tutto.
Not so bad, ho in mente gia' un paio di piani.
E soprattutto iniziero' a chiedere cosa stanno pensando della mia sponsorship...fingers crossed!
Guardo fuori e vedo la baia di Sydney, quattro barche da minimo 2 milioni di dollari l'una, il CBD...vi faccio un po' invidia, a voi simpaticoni che siete al freddo? :D
Dai, che vi sta parlando uno che dopo l'inverno italiano si e' beccato l'inverno australiano...praticamente e' un anno che non vedo l'estate!
Ora vi saluto, alla prossima

Alby

Tuesday, October 20, 2009

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CITAZIONE (DAY 245)


"Dà più un abbraccio da ubriachi con le mani che si accarezzano senza nemmeno accorgersene e un bacio sul collo mentre senti il suo profumo che una scopata."

A presto per uno dei miei soliti post: scusate, ma questo merecìa la pena.

Albe

Sunday, October 11, 2009

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ANECDOTES (DAY 236)

Un paio di aneddoti, senza un fil rouge...

  • Mercoledì mattina vado al lavoro. Solito iter, prendo il treno fino a Town Hall, incrocio a piedi la famosa diagonale per arrivare a Pyrmont dopo dieci minuti di bus con il 443. Mi siedo davanti, aziono una compilation del mio iPod, e sento una persona che inizia a farfugliare a meno di un metro da me. Presto queste parole sconclusionate diventano musica, con questo tizio che inizia a cantare...beh, cantare è una parola grossa: mi giro e lo guardo. Sembra Ray Charles: nero, vestito nero, occhiali neri. Si vede chiaramente che è a) ubriaco b) fatto. Continua a deliziarci con la sua voce, arrivando a sparare un acuto al grido di "Man, I feel like a woman, ta-ta-ta!". Io sorrido, mentre i paradossali statici australiani non muovono il viso di un millimetro, impassibili...Non felice, Mr. Ray si alza, e inizia a fare ginnastica sulle barre dell'autobus: "one, two, three, four...". Fino a quando non si avvicina all'autista, gli urla nell'orecchio "Next stop, mate!" e abbandona l'autobus con un bel "fuck you all, motherfuckers". 7.45 di mattina, ricordo! Solo in Australia.
  • E' arrivato un mio amico di forum dall' Italia, ieri abbiamo fatto una lunghissima e piacevole camminata tra Opera House, Botanis Gardens (quelli in cui viene richiesto di camminare sull'erba, annusare le rose, abbracciare gli alberi), the Rocks e Circular Quay. Sta attraversando il noioso iter dei primi giorni, alla ricerca di una casa, con la valigia non ancora aperta, dormendo in ostello tra tedeschi ubriachi: se volete, sta scrivendo un blog, che trovate nei miei links preferiti...scrive molto bene, lo raccomando! Sarà un personaggio importante dei prossimi mesi, benvenuto Safe!
  • Al lavoro va tutto immensamente bene, sono proprio felice. Non ho nulla di cui lamentarmi, bella vista, buon salario, ambiente rilassato, sono contenti di me. Non potrebbe andare meglio, direi. Venerdì pomeriggio ho salvato il weekend del mio responsabile, con sole tre ore di lavoro: a volte mi rendo conto, w la modestia, di avere un altro passo lavorativo rispetto a loro. Non parlo di know-how, ma proprio di velocità nel lavoro: e non penso sia proprio una mia qualità, anzi probabilmente noi europei abbiamo proprio un passo più veloce.Questa settimana siamo exhibitors a una conferenza che dura tre giorni in Darling Harbour e domani verrà un rappresentante aziendale direttamente dagli States. Chissà, magari mi ritroverò a parlare un pò di NBA con lui!
  • Per ben due sere, sono tornato a casa dal lavoro e mi sono ritrovato una ventina di mosche sulle due finestre di camera mia. A parte il moschicidio effettuato, e a parte la non-tranquillità del dormire con il pensiero che un mega moscone di 4 metri mi potesse ammazzare nel sonno (esagerato, ma comunque mi è venuta la flies phobia, al lavoro sono sobbalzato ogni volta che vedessi qualcosa muoversi all'improvviso!), la ciliegina sulla torta è stata data dall'acqua gelata, non fredda, proprio gelata per la seconda volta in due settimane....ecco direi che forse è il caso che faccia due pensierini sull'appartamento...
  • Weekend, naturalmente, con la spanish crew. Momento clou del finde ieri sera quando, dopo aver sbevacchiato in casa di un'amica, aver guidato un carrello del supermercato con dentro tre spagnole, aver cantato e soprattutto rappato "the lion sleeps tonight", essere quasi scappati da australiani con intenzioni bellicose e aver bevuto due birre in un locale, siamo usciti e, porca zozza tempaccio del cavolo, ha iniziato a piovere. Stiamo quasi per salutarci tutti, direzione casa, quando arriva un autobus: tutti salgono e nessuno paga il biglietto...ma che strano! Dopo dieci sfocati secondi, mi accorgo che è una specie di party bus, con un'autista che avrà avuto diciotto anni, con luci psichedeliche e musica. Entriamo tutti e mi sembra di essere trasportato nel bus di Across the Universe, quello di Bono che canta "I am the walrus". By the way, ci fidiamo del driver, che ci porta in una casa a Glebe: entriamo, drums, dj, ragazze. Come si dice in spagnolo, yo estaba flipando! Che serata!
Devo ammettere che, ora come ora, sono proprio felice qui a Sydney. E che non vedo l'ora di tornare una ventina di giorni in Italia.
Vedremo come si evolve il discorso sponsorship, sinceramente penso abbiano proprio bisogno di una posizione come la mia in azienda...fingers crossed!
Nel frattempo, sulla destra, ho inserito un sondaggio: che dite, me la daranno o no questa maledetta sponsorship???

Buona settimana!

Alby

Monday, October 05, 2009

6

WHERE IS THE LOVE? (DAY 230)


E anche le mie due prime settimane di lavoro se ne sono andate!

Quella che vi propongo qui a sinistra è la vista che ogni mattina ho dalla mia scrivania, quindi direi che ogni minima lamentela riguardante la mia posizione verrà giustamente contestata con insulti.
Il lavoro mi piace, i primi giorni sono stati soprattutto educativi, nei confronti dell'azienda e dell'ambiente di lavoro. L' IT è parecchio difficile da apprendere, e devo ammettere che mi trovo più a mio agio lavorando con dei consumers che con delle businesses, ma appunto non mi devo lamentare! :)
I miei colleghi di lavoro hanno, in media, dieci anni più di me, ma non mi trovo in difficoltà con loro per questo: forse, mentre in Italia tra colleghi si parla di calcio, dovrei iniziare a interessarmi al rugby o al cricket, che qui sono gli sport nazionali....sul rugby ci posso pensare, ma il cricket...DIO MIO!
L'unico vero problema lavorativo, che mi da molto fastidio, è l'inglese: è veramente difficile lavorare con degli australiani, ma anche con gli inglesi, eh eh. Pensavo di essermi abituato ai vari accenti dopo ormai 8 mesi in terra straniera, ma non c'è nulla da fare: questa è una lingua, per me e il mio orecchio, veramente difficile e mi servirà parecchio per arrivare a capire tutto di ciò che mi dicono i colleghi.
Come dissi loro nella mia terza intervista, l'inglese non sarà mai la mia lingua madre, ma posso far sì che diventi migliore giorno dopo giorno; e, se mi hanno preso, penso che abbiano deciso di correre questo "rischio" a braccetto con me, no?
Lavoro 8 ore al giorno, un'ora di pausa durante la quale vado a pranzare da solo guardandomi la baia di Sydney e riposandomi un pò, magari buttandomi su una panchina, chiudendo gli occhi pensando al cielo smog-gato di Milano e trovandomi di fronte al sole del New South Wales.
E' un posto divino in cui lavorare: soprattutto alle 17.30 sono fuori dal lavoro, e, a volte, come è successo venerdì scorso, alle 17.10 il CEO mi intima ad andarmene a casa...ma noooo!
Particolarità del pre-weekend sono le 5 del pomeriggio, denominate anche Beer O'clock: ci si ferma un attimo, si beve una birra, si chiacchiera. Mamma mia, il solo pensare a un eventuale ritorno in Italia mi fa tremare, a livello lavorativo :D
Il mio responsabile, Bruce, è un over-50 molto tranquillo, che quando può prendersi un attimo di pausa se lo prende volentieri e che mi ha portato, mentre stavamo lavorando, al FishMarket, considerato che non l'avevo ancora visto e che doveva prendere del pesce per il suo weekend lungo.
Oggi, infatti, è la festa del lavoro e si sta, quindi, a casa. Lui si è preso mezza giornata giovedì e tutto venerdì: peccato che giovedì pomeriggio, a dieci minuti dal termine della giornata, sia arrivata una richiesta dall' Europa, e sia io che lui siamo stati intimati di contattare tutti i nostri Agresso marketing contacts overseas.
Inizialmente mi sono messo a ridere, lavorando da soli dieci giorni e non avendo il contatto di nessuno al di fuori di Sydney: poi ho chiamato lui, che se ne stava tranquillamente andando verso la sua casa vacanze, e c'è stato il primo screzio interno, tra lui e il mio CEO.
Che potevo fare io? Nulla!
E alla stessa conclusione è arrivato, per fortuna, il CEO!
Appunto il lavoro in sè va molto bene, sto facendo tutto ciò che mi chiedono e anche qualcosina di più: l'unica cosa che mi spaventa, per ora, è appunto l'inglese.
Ah, una cosa spiritosa: mentre in Italia c'è l'abitudine di chiamare i principali, e non solo, con il "dottor xxxx", qui li si chiama per nome. Così quando mi è arrivata una mail chiedendomi di contattare John, io non sapevo chi fosse John, così ho chiamato Bruce dicendogli che "c'è questo tizio che devo contattare, si chiama John..ma non so chi sia e come contattarlo!"
Beh.....John è il nostro CEO!
Addio alla formalità, w l' informalità!
Devo dare tutto in questi 5 mesi, per far sì che mi sponsorizzino, permettendomi così di rimanere in Australia per altri due anni.
Non sono certo al 100% della volontà di un futuro qui: probabilmente è il periodo a farmi dire certe cose.
La mia inquilina tedesca è tornata in Germania per 3 settimane (dopo 19 mesi qui, argh!), l'italiana ha ricevuto la visita del padre per 20 giorni, e io sono 8 mesi che non abbraccio i miei genitori. Inoltre, questo è stato il weekend della Festa dell' Uva, l'evento dell'anno bardolinese, a cui ero solito partecipare per cinque serate su cinque, al fianco della mia bottiglia di vino rosso. Inoltre ho prenotato il volo di ritorno per il 14 febbraio 2010: sinceramente sono stra-curioso per quel giorno!
Dicevo che probabilmente tutti questi fattori hanno fatto sì che questo sia un periodo un pò malinconico, ma penso che la cosa sia normale.
Mi mancano moltissimo i miei genitori! Ma, se non sono certo al 100% della volontà di un futuro prossimo (due anni) qui, sono certo che questa sia la soluzione nettamente migliore per me allo stato attuale delle cose: uno stipendio che difficilmente troverei in Italia, una situazione europea che mi si dice essere disatrosa, una vita australiana con tutto ciò che racchiude in sè l'aggettivo aussie, e soprattutto una vita come la voglio io, giovane, frenetica, condivisa.
E così, son qui a sperare che arrivi la sponsorship, per fare 20 giorni a casa a febbraio, e tornare qui a marzo, per ricominciare la mia esperienza iniziata 230 notti fa.
Tralasciando il lavoro, la vita scorre frenetica, nel senso che tento sempre di uscire e di fare qualcosa la sera, come diceva la NY girl nei commenti :D
Un caffè, un aperitivo all' Opera Bar, una partita a playstation e via: se non lo facessi, creperei di noia! Uscire è un dovere che impongo a me stesso, per non andare a casa e addormentarmi alle 9 di sera: sono a Sydney, devo vivere!
Sono andati via altri 3 miei amici questa settimana, e se ne andrà anche una delle mie migliori amiche: questa storia mi sta veramente rompendo, la gente va e viene.
Se non sapessi che, eventualmente tornando qui in Australia, avessi degli amici fissi, ci penserei su: per fortuna non sarò solo.
Anzi, questa settimana arriva un mio amico dall' Italia!

Parliamo, infine, di questa malattia per le spagnole che mi contraddistingue e per cui tutto il mondo mi prende per il culo :D Che vi devo dire, sono uniche e piene di vita eh eh.
Sabato scorso ero a un farewell party di un'amica spagnola e ho dato il meglio di me, saltando dal palco della discoteca senza ragione, cascando come un deficiente. Ho sentito un dolore incredibile, ma poi mi sono messo a ridere continuando la serata, per poi vedere un'altra amica spagnola emularmi e finire su un muro a una decina di metri di distanza, con il sottoscritto che non riusciva a smettere di ridere. Il giorno dopo mi sono svegliato con una caviglia grande come un melone: bravo Albe!
Martedì scorso eravamo a un aperitivo: 20 spagnoli e un italiano, e mi trovavo da Dio :D
Adoro parlare spagnolo, adoro adoro adoro questa lingua, adoro quando alla fine della frase usano il "tìo", e adoro che facciano le cose più semplici nella maniera più semplice possibile, al contrario di mooolte italiane che conosco, denominate "come costruirsi un problema da sole in 5 semplici passi".
Poi, che dire? Sabato sera sono andato a vedere il concerto dei Black Eyed Peas e ho scoperto un altro aspetto della cultura australiana: si da per scontato che a un concerto si balli, no?
Oh, decine di persone che chiedevano di sedersi, di stare seduti e di non ballare per vedere meglio! Ma lol!
Allora io e il mio amico ci spostiamo verso i corridoi, dove ballano delle australiane, molto carine tra l'altro! Niente, ci spostano anche da lì, perchè non si può stare nei corridoi: ci spostiamo, cambiamo dall'entrata 80 all'81 all'82 ma niente ci buttano sempre fuori.
E io vedevo, anzi sentivo cantare queste canzoni da ballare, con questo pubblico aussie seduto, quasi stravaccato sulle sedie.
Bah!
Comunque bellissimo show, più che concerto, e Fergie con una voce straordinaria!
Ho scritto veramente molto, ora vi saluto, ricordandovi che qui siamo andati avanti con la lancetta di un'ora: +9!

Alby