Wednesday, December 30, 2009

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XMAS & HOMESICKNESS (DAY 318)

Christmas in Byron Bay. 10 ore di macchina a nord di Sydney.

Sei giorni di vacanze, pieni. Pieni di tante cose.
Di un viaggio d'andata tra paesaggi favolosi, tra la mia prima guida a destra, tra le cicale che aumentano gradualmente il loro rumore, tra uno stop a Macksville e un panino nel posto più caldo del mondo, tra un amore scoppiato con la gelataia minorenne e quelle pinne in mezzo al fiume rivelatesi essere poi di due delfini a un metro da me, lo stop a Coffs Harbour per un bagnetto che poteva diventare la mia fine (you were thirty seconds close to death, mate) e l'arrivo a Byron Bay.
Di quattro giorni strepitosi, tra surf tentato, scottature, Natale al sole, meduse, la visita al faro, il punto più a est dell' Australia, la camminata in mezzo alla pace, la camminata che diventa maratona all'1pm sotto un sole cocente, le balcony's girls, le chiacchierate con Fede, la piscina, il salmone, i Ferrero Rocher del cileno, la moglie del cileno, il Bourboun and Coke, la pasta panna e salmone, il tonno, The Drifter, Rob Machado, le mille spiagge di Byron, il G'day mate, la Beach house completamente sudato, la tipa che mi si avvicina mentre ho la musica nelle orecchie mi dice qualcosa e le rispondo "can u please repeat, I just landed in Australia" (imbarazzante), i 150 dollari e la rissa, la canzone pacifica e mille altre cose.
Di un viaggio di ritorno sotto la pioggia, mentalmente da solo, con una canzone (Because of you) ripetuta 60 volte dall' iPod, un canguro morto e una cena vicino a quel lago che porcocanequantomiricordacasa.
Questo è stato il mio Natale.
L'ho sentito poco, è impossibile accorgersi che è Natale quando si è in spiaggia con un surf a tentare di battere le onde, mentre a casa si pranza alla grande per ore e ore e il tuo pranzo natalizio è una banana e un milkshake al cioccolato. Non è Natale, è qualcosa di diverso, un modo di passare il 25 dicembre.
Sono a un mese e mezzo dal mio ritorno, non so ancora che farò, so solo che sono full, dopo quasi 11 mesi di Australia, senza vedere la mia famiglia per più di 300 giorni, beh...un pò pesante lo è.
Manca poco, veramente poco, nessuna idea sul futuro con la consapevolezza che un'altra occasione alla terra dei canguri bisognerebbe darla. Forse ho solo bisogno di 3 settimane a casa per ricaricare.
Vedremo.
Ripenso a questo anno, a tutte le persone che hanno condiviso questa esperienza con me ed è tutto così strano, surreale, tremendamente immenso.
Alby

p.s. ciao Vittorio, grazie di tutto

1 comments:

Seymourglass said...

Ma la canzone non è nella tua playlist accanto ;)