Mentre ascolto "By your side" di Sade, guardo fuori dalla finestra del mio appartamento.
C'è solo la musica ad accompagnarmi stasera: una delle due finlandesi è tornata in patria, l'altra(Paula) lavora e Greg, lo scozzese innamorato di Paula, segue a ruota il suo amore accompagnandola al lavoro e ubriacandosi con birre gratis.
Guardo fuori: la baia di Sydney, Darling Harbour, lo Star City immenso e luminosissimo casinò di Sydney, e qualche aereo che passa.
Adoro vedere gli aerei passare davanti i miei occhi o sopra la mia testa: mi chiedono sempre dove vanno, dove andranno le persone che sono sopra quell'aereo, per quali motivi vanno in quelle località.
Immediatamente mi viene in mente il mio arrivo a Sydney: beh, non ci poteva essere inizio migliore. Stavamo per atterrare, quando ebbe inizio l'alba: uno spettacolo mai visto da quell'altezza, una meraviglia che tagliava il nastro di partenza della mia avventura.
Domani è il 15 maggio, sono ben 3 mesi che sono in Australia: come dico ai mille amici che si fanno sentire, non sono nè tanti nè pochi. Sono 3 mesi in Australia, con tutto ciò che ne consegue.
Conoscendomi, inizierei immediatamente con una di quelle liste, intervallate da soli punti virgola e unite da un unico filo conduttore, in cui ricordo tutti i particolari di questo periodo: ma mi fermo, e decido di dedicare queste parole alla fine di questa esperienza.
Prima di partire, ricevevo un sacco di domande sul cosa avrei fatto in Australia, su come mi sarei mosso, su quanto tempo sarei rimasto: sorridevo, perchè nemmeno io avevo le risposte a quelle domande.
Ora, dopo 3 mesi, le ho. E, attenzione, perchè sono pur sempre delle risposte temporanee, che il tempo potrà cambiare così come le ha cambiate in questo primo quarto della mia esperienza.
Sì, penso proprio che rimarrò per un anno qui in Australia.
Ho un bel lavoro, che mi piace anche se non mi pagano nulla, e mi farà curriculum in Italia.
L'inglese sta migliorando giorno dopo giorno, riesco a capire sempre più spesso tutto ciò che mi dice Gregor, uno scozzese, un bel banco di prova direi. Odio i rumori, però: sì, sì, odio i rumori, nel senso che la mia situazione perfetta per parlare in inglese sarebbe la mancanza assoluta di rumori e un tono medio/alto di voce della persona con cui sto parlando. Chiedo troppo, sì, e mi adatto, allora, con qualcuno dei miei "sorry, man, can you repeat, please?", accompagnato da un sorriso.
Mi sto leggendo delle guide sull'Australia e sento dentro di me una voglia pazza di viaggiarla, di vedermela tutta: vedremo.
Nel frattempo, ho deciso che, avendo la possibilità di coadiuvarlo con l'altro lavoro, prenderò il certificato RSA (quello che permette di lavorare nei locali australiani dove si serve alcool, anche se fai il cameriere; pensate che se si lavora in un locale che ha le macchine per il gambling, per i videopoker insomma, bisogna avere un altro certificato, l'RCG, tutti soldi che vanno allo stato australiano) e, dicevo, cercherò lavoro come cameriere o come barista.
E magari diminuirò le birre, visto che di diminuire le uscite non se ne parla: ormai, esco ogni sera!
Ogni tanto ho nostalgia di casa, delle piccole cose che rendono casa confortevole: le stronzate con gli amici di sempre, le serate tranquille al bar a guardare la partita e ridere davanti a una sola Coca-Cola (che se ordini qui a Sydney, ti guardan strano!), oppure, da materialista quale sono, il divano per una serata tranquilla davanti a Sky o alla playstation3.
Sì, crocifiggetemi, sono a Sydney e ogni tanto mi mancano queste cose :D
Ma forse, come mi diceva la mia amica Ilonka di Barcelona che "soffre" delle stesse mancanze, probabilmente ci servirebbe tornare un weekend, al massimo una settimana...per poi accorgersi che nulla è cambiato e per ri-farsi venire la voglia di andarsene.
Questo discorso porta anche alla domanda del secolo: cos'ho intenzione di fare dopo Sydney.
Mi interrogo spesso sul mio futuro, soprattutto lavorativo, se la strada intrapresa è quella giusta o no: solo il futuro me lo dirà.
Rimanere un altro anno, beh, attualmente lo escludo.
Sicuramente dovrò iniziare a lavorare nel mio campo, con qualche frutto, anche dal punto di vista economico.
Rimanere a Verona mi farebbe un pò paura, mi agghiaccia l'idea di tornare a Milano, in quella Milano che tanto ho amato per il periodo universitario e per gli amici che mi ha dato, tanto ho poco sopportato per la città in sè.
La stessa Ilonka di prima, durante la nostra uscita, mi ha confessato che lei vivrebbe a Barcelona... e 'sti cazzi (sorry) rispondo io. Se avessi anch'io una città così bella, rimarrei anch'io lì!
Non lo so, ci penserò durante quest'anno, anzi durante questi 9 mesi.
Tra 9 mesi torno, aspettatemi!
Alby
p.s. scena ilare in ascensore, con due ragazze ispaniche, secondo il mio orecchio non spagnole, ma sudamericane...anyway...apro la porta alle due, le lascio entrare per prime in ascensore, loro vanno al 22, io al 20...iniziano a parlare...io le guardo.
Una molto bella, ma si nota che è la classica stronzetta con la puzza sotto il naso...l'altra, oggettivamente meno bella, ma con un sorriso che apre gli occhi...non mi accorgo nemmeno che la sto guardando attraverso lo specchio dell'ascensore, quando a un tratto la stronzetta dice:"el tio se està enamorando, eh!"...io sorrido, le guardo e dico: "es verdad". In quel momento, si aprono le porte, faccio solo in tempo a vedere il viso shockato della stronzetta e a dire hasta luego al sorriso più bello della serata. Adoro parlare 3 lingue.
Nuovi mostri.
2 years ago
1 comments:
mitico :D
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