Forrest Gump, su una panchina, pronunciò una delle sue frasi più famose: "la vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita".
Ho appena passato una domenica favolosa in una Sydney fantastica, bloody hot con i suoi 30 gradi; sono pronto a tornare in Italia, tra 5 giorni, e non riesco a controllare la mia euforia, spaccando letteralmente le palle a tutti i miei amici, poveri loro.
["Albe, ma veramente, spero tu stia scherzando, non sapevo che tornassi in Italia, non me l'aveva detto nessuno" è il ritornello più ricorrente, eh eh]
La bellezza di questa domenica ha varie ragioni, partendo dalla felicità del pensiero di riabbracciare tutti i miei cari, alla positività interiore di questi giorni che mi porta a vedere tutto così come fosse un arcobaleno, ad amare (di nuovo) Sydney in tutti i suoi minimi dettagli.
Ma è data anche da un incontro, anzi da due.
Un amico del liceo, una bellissima persona, buonissima: ritrovato dopo 10 anni al The Clock in Surry Hills, tra il sottoscritto che vive tra Spagna e Milano e lui che si innamora di un'olandese mentre viaggia tra Parigi e Svezia.
Ale è un personaggio, gli piace parlare, gli piace confrontarsi, gli piace sapere la tua opinione, è una persona così genuina che lo si vede anche in un atto semplice come il tagliare il melone.
Son contento di averlo ritrovato qui in Australia, dopo 10 anni in cui ci eravamo praticamente persi: e oggi, con Saskia e altri amici, ha trasformato un normale pranzo in tre ore rilassanti, piene di risate e di serenità. Partner in crime, la meravigliosa vista a 360 gradi di Sydney che si può ammirare dal loro appartamento, Opera House e Sydney Tower compresa. Si può vedere tutto da lì, notare la fancy Woolloomooloo e camminare idealmente tra i Royal Botanic Gardens e Domain, ci si può tuffare nel chiassoso centro commerciale, oppure si può volgere lo sguardo e vedere quella piccola isoletta che noto ogni volta che vado a Manly, così come meravigliarsi di fronte all'architettura della moltitudine di casette tipiche di Paddington, e immaginare di terminare la propria corsa in quel di Bondi.
Leonardo ha una bella risata, chiassosa e, anch'essa, genuina. E' venezuelano, fratello di una mia amica, ha vissuto in Italia per quindici anni ed è appena atterrato nel New South Wales.
Me lo ricordavo un pò, perchè, adolescenti, andava sugli alberi, e diciamo che non era proprio la prima persona che volevi incontrare dopo qualche drink.
Oggi è stata una sorpresa, un incontro bellissimo, profondo, di conoscenza estrema e intima. Proprio a causa della sua natura, non mi va di esternare le mie emozioni e sensazioni, ma sappiate che (e attenzione, perchè a dirlo è uno come il sottoscritto) penso di aver realizzato per la prima volta nella mia vita il concetto di FEDE.
Mi ha raccontato del suo viaggio a Santiago, mi ha raccontato del viaggio che ha fatto per riuscire finalmente a stare bene con sè stesso.
Viaggio è sviluppo, conoscenza, sofferenza, determinazione e realizzazione, se si riesce nel proprio intento.
Il voler cambiare, il lottare contro colui che si crede di essere per poi capire che era tutto sbagliato. Un viaggio, una strada da seguire, sempre in un'ipotetica road, magari anche australiana, a guidare su km e km senza vedere anima viva, sperando di non incappare in un canguro che taglia la strada.
Un viaggio è ciò di cui ho bisogno, per essere finalmente ciò che voglio e togliere quel fardello.
Un viaggio necessario, per vivere tutto più alla leggera, con la razionalità che sempre mi distingue, forse anche troppo.
Lavorare su di sè.
E' stato un anno incredibile, questo.
Olivia Lane, Dani, una pazza scatenata come inquilina, il piede, Rebecca, i mondiali, i nazisti, Darling Harbour, la social media campaign, rodmanalbe, un viaggio meraviglioso, la nuova lovely inquilina, il nuovo lavoro, una pazza scatenata con cui uscivo, un bel Natale a Sydney, la sponsorship, lo sclero lavorativo, FIFA, le Blue Mountains da solo, Melbourne-Australian Open-la partita più pazza della storia, una persona importante, Manly, il campeggio, le catastrofi naturali che circondano Sydney, la casa che diventa un ostello, il Mardi Gras, e soprattutto tanti tanti amici che ringrazio per aver condiviso questo secondo anno a Sydney.
2 anni, chi ci avrebbe mai creduto, chi lo avrebbe mai voluto, anche?
L'Australia. Quante cose dovrei dire. Quante cose non riesco a dire, o sto ancora valutando. Australia vs. Europa vs. Sud America vs. States. Ci sto pensando, sto valutando. Questo progetto e tanti altri.
Proprio ora che mi danno la sponsorship, LoL. Qualcuno ha detto "il giardino del vicino è sempre più verde?"
Torno a casa tre settimane. In un anno. Riuscirò a vedere un quarto degli amici che vorrei vedere. Passerò con loro un centesimo del tempo che vorrei passare con loro. E la stessa cosa è stata l'anno scorso. Perchè dall' Australia, se sei fortunato, torni solo una volta all'anno.
Alcuni di loro, non li vedo da due anni. Alcuni, da tre anni. Qualcuno verrà a trovarmi a Bardolino e mi renderà felice, altri purtroppo non riusciranno a farsi abbracciare in questi 20 giorni "di celebrità" italiani.
Questo è ciò che mi va di evidenziare dopo 2 anni in Australia. Dopo anni di amicizie in giro per il mondo, seguo le loro vite su un Social Network.
C'è chi mi dice che, anche se fossi in Europa, non li incontrerei così spesso.
Bah, dubito.
Forse, la scusa professionale e salariale sta traballando. Forse, ripeto.
Chissà, non si sa mai.
Il mondo è così grande, ci sono così tante cose da vedere.
E l'Australia è così grande, ci sono ANCORA così tante cose da vedere.
:)
Albe
1 comments:
Buon Italia allora!
Enjoy it!
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