Tuesday, April 06, 2010

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SYDNEY PART II (DAY 414)

Rieccomi qui, da Sydney, again!

Scrivo dal letto delle mie due ex inquiline, nella casa dove fortunatamente mi hanno accolto per i primi giorni a Sydney. Nella casa dove non e' stato offerto un divano, ma dove addirittura una di loro, Laura, mi ha offerto la propria camera, andando a condividere la camera di Ulriche...che dolci angeli eh?


Sono ormai due settimane che sono tornato a Sydney e potrei raccontarvi di tutto e di piu': partiamo con il fatto che sono stati giorni veramente "pieni", tra la ricerca dell'appartamento, il riassestamento a Sydney, il jet-lag, il ritorno a lavoro dopo cinque settimane di ferie. Ad eccezione del weekend, sono spesso e volentieri sotto le coperte alle nove di sera e molti di quelli che mi conoscono stenteranno a credere a questa mia dichiarazione, cosi' come Laura che e' incredula, dopo aver convissuto con questo animal party per cinque mesi.
Dunque, iniziamo con la ricerca appartamento, che ha raggiunto il suo obiettivo nel weekend pasquale dopo una decina di giorni di ricerche: dopo aver notato che il mercato degli appartamenti a Sydney e' praticamente schizzato alle stelle per cio' che cercavo io (una camera da letto ben localizzata, e con al massimo 2 inquilini, per evitare le case piene di backpackers come quella dell'anno scorso) ho deciso di intraprendere una strada diversa: quella dell'affittare completamente un nuovo appartamento e cercare inquilini. Per fortuna ho risposto a un annuncio di Lisa, 25enne australiana fashion designer, su un sito di annunci di case australiano, e abbiamo trovato questo grazioso flat in Surry Hills, una delle zone piu' belle, a mio modo di vedere, di Sydney. A convivere con noi, sara' un altro ragazzo italiano: scelta che l'anno scorso non avrei mai fatto per il mio "odio" verso la troppa italianita' all'estero, ma che quest'anno ho ritenuto essere giudiziosa. I mean, una madrelingua inglese c'e', ha solo amici australiani e quindi il problema Lingua e' risolto; quindi ho pensato che, piuttosto di mettermi in casa qualcuno che non conoscevo giocando il rischio, preferivo avere Daniele, ragazzo di Treviso che fa la guida turistica, che parla comunque bene inglese e che ha i miei stessi interessi (a parte l'odio per la mia squadra del cuore, ben corrisposto dal sottoscritto).
Paghero' 245 dollari AUD a settimana, una cifra che posso permettermi, e che mi fa risparmiare molto rispetto ai 270-300 AUD a settimana che vedevo quotidianamente negli annunci. Senza contare che la casa e' in un complesso con piscina, sauna, piccola palestra e spa.....not so bad, uh?
La casa e' totalmente unfurnished, quindi il lungo weekend pasquale e' servito per girare centri commerciali e, soprattutto, il terrore di tutti noi maschietti: IKEA!
Errata scelta la mia, quella di andare nel giorno di Pasquetta (da solo per giunta!), cosi' che mi sono ritrovato in mezzo a mille famiglie e mille bambini che urlavano e si rotolavano da una parte all'altra.
La mia (s)fortuna e' che, essendo il letto che avevo scelto out of stock, devo tornarci domani pomeriggio...argh!
A parte tutto, penso che sara' una casa molto piacevole da condividere: Lisa mi sembra molto simpatica, anche se un po' strict su alcune cose, e Daniele e' un pazzo come me. Cool.
Il ritorno al lavoro, a dispetto delle mie aspettative, e' stato molto "deciso" ; i nostri tre piani, dopo il super contrattone da 9 milioncini di dollari firmato a gennaio, sono diventati piccoli, considerate le 4 nuove assunzioni! Il mio capo e' sempre un grande e, tornato dalla China, mi ha portato un super regalo...che non ho ancora identificato, ma che comunque apprezzo eh eh! Ricambiato da una maschera veneziana, by the way.
I miei piani lavorativi, considerato che l'azienda non puo' piu' sponsorizzare per i prossimi 2 anni, sono di trovare un altro lavoro qui a Sydney, che mi permetta magari di essere sponsorizzato e di rimanere piu' a lungo. Fingers crossed! Naturalmente non diro' nulla al management, ma d'altronde business is business.

Il jetlag mi ha ammazzato, e mi sono ripreso definitivamente dopo una decina di giorni: probabilmente avra' contato anche il cambio dell'ora...ricordate che non siamo piu' a +10, ma a +8!
Il ritorno a Sydney e' stato indefinibile: a parte il fatto che siamo dovuti atterrare a Perth per un problema al motore dell'aereo, dilungando cosi' la tratta di altre 9 ore, i primi giorni sono stati naturalmente molto pensierosi.
Il tempo passato nella mia Bardolino, con la mia meravigliosa famiglia nella nostra nuova bellissima casa, i miei amici e tante altre piccole cose hanno portato alla mente varie domande sul mio futuro. Mi prendo 2-3 mesi australiani per tentare di porre una risposta, che penso non trovero'. Casa e' sempre casa, favolosa, mentre dall'altro lato una forza di desiderio vitale mi prende. Chissa'.
La casa che i miei genitori hanno costruito e' un castello bellissimo, accogliente, caldo e con mille altri aggettivi positivi. Mi sono dovuto abituare all'allarme (che ho fatto partire due volte nella notte ah ah), ma il piacere di essere a casa e' una gioia immensa.
Svegliarsi alle 7, e scendere le scale con il sorriso sul viso perche' si sente il profumo del caffe' pronto, vedere le briosche, mamma papa' e sorella. E la domenica tra polenta, coniglio, altre mille prelibatezze [come si mangia in Italia...], sdraiarsi sul divano e ascoltare la partita dell' Hellas Verona alla radio.
Senza contare le passeggiate sul lago, gli aperitivi, la Gazzetta dello Sport, Verona, e il mio bel cuginetto Riccardo, che ormai ha 1 anno e mezzo. Ha anche nevicato! Bei momenti :)
Sul lago i miei amici mi hanno festeggiato come un re (grazie mille ancora!) e hanno addirittura organizzato una giornata di basket dedicata completamente al sottoscritto, oltre a una bellissima cena con tutti i miei amici e migliaia di regali. Sono stato a Milano, per un brunch alla Cantina della Vetra con 25 amici universitari che non si ritrovavano da tempo. 40 pazzi hanno girato per Bardolino e Verona, prendendo macchina e aerei da qualsiasi parte d' Italia. Mi e' stato confessato da piu' persone che "sarebbe bello averti piu' vicino, che ne so, anche in Spagna...ma non a 24 ore di distanza"..Senza dimenticare la festa a sorpresa che mi hanno fatto all'arrivo (ho ancora la pelle d'oca), i due striscioni di bentornato e tutta la massima disponibilita' dimostrata nei miei confronti....E' bello essere coccolati cosi. Come ho spesso detto, sono un ragazzo fortunato
Naturalmente l' Italia non e' tutta rose e fiori: certo, i dubbi rimangono.
Quando sono partito, mi sono detto che mai piu' vorrei provare un sentimento del genere, l'ultima giornata con un coltello infilato nel petto: ma quando ero sull'aereo, avevo gia' cambiato idea. La bilancia va da una parte, la bilancia va dall'altra parte.
E ora, Sydney, again: non so ancora quanto tempo mi fermero'. So solo che voglio riassaporare tutta la bellezza dell' Australia, ed essere felice di essere qui. Essere consapevole che io voglio essere qui.
Mi servira' del tempo, ma sono convinto che riusciro' a provare queste, e altre, sensazioni presto.
E nel mentre, last but not least, continuare a migliorare il mio curriculum per poi un giorno, chissa' quando, tornare in Europa.
Un abbraccio, Albe
p.s. nella prima foto, vedete me e mia sorella. Bellini eh? :)
p.s. 2 questa ultima foto, con il sole che tramonta, il mio lago, e due pescatori che tornano dopo una giornata di lavoro spiega il mio amore per il Lago di Garda :)