Monday, January 31, 2011

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AUS OPEN - PART II (DAY 711)


Melbourne e' magica. O, meglio, direi che gli Australian Open sono magici.
Per la seconda volta in due anni, io e i miei amici siamo volati in Victoria per goderci il miglior tennis del mondo: e, ancora, ne e' valsa la pena.
L'atmosfera che si vive a Melbourne nelle due settimane di torneo e' una cosa favolosa, si respira come se fosse aria e ti (mi) fa ricordare quanto ami lo sport.
Non e' solamente andare alla Rod Laver Arena a vedere i match: e' passare da Federation Square, sdraiarti al sole e guardare le partite sul grande schermo. E' attraversare il corridoio principale, mentre ai tuoi lati sfilano i banner dei campioni che hanno vinto questo torneo in passato.
E' visitare tutti gli stand, avere la fortuna di ascoltare Jim Courier a un metro, e' vedersi l'allenamento del numero 5 al mondo seduti come sul divano di casa. E' vedere Rafa Nadal passare a un passo da te, e confermare che e' un grande (e umile) campione.
Senza dimenticare il tennis che si vive, le emozioni, le urla, i "vamos Rafa!", i challenge, le partite, Nadal, l'australiana sconfitta, la Pennetta nel doppio, e la possibilita' di vedere il primo set della partita piu' lunga di sempre della storia dei Grand Slam femminili, grazie a un amico allenatore che puoi vedere solo da lontano e per cui stai male, considerata la pressione della partita.
E' spendere $4.90 per vedere la partita sull'aereo, su un mini-schermo in tre, urlando e tifando...per l'avversaria dell' Italiana (la giocatrice allenata dal nostro amico)...
e' imprecare perche' il segnale e' andato via al match-point, con Glo che tira un pugno al sedile (lol) svegliando il passeggero davanti. E' seguire la partita sull' iPhone, in taxi, arrivare a casa e vedere il proprio amico ancora sotto tensione: vedere la partita finire, a favore della Schiavone, e sentirsi un po' tristi per lui. Grande Carlos, grande lavoro comunque!
Bello il tennis, belle le due settimane di tennis in Australia: torni a casa, accendi la tv e ti godi le partite in diretta mentre il Vecchio Continente si sveglia.
O le segui su Skype al lavoro, chattando con una tua amica :D
Bella Melbourne, ma, personalmente, io mi tengo la mia Sydney.
Che d'estate, con questi 35 gradi, e' ancor piu bella :)
A Melbourne si trovano dei locali europei che a Sydney ci si sogna, su quello concordo: ci siamo trovati in un pub da quattro soldi, ma con musica bellissima e drinks high-quality!
Questa cosa, devo ammettere, un po' mi manca e Sydney e' un po' povera da questo punto di vista.
Se tutto va bene, tra meno di due mesi dovrei tornare. Dubito che vada tutto bene, perche' i "papers" hanno sempre bisogno di tempo per essere finalizzati.
Ho tanta voglia di vedere la mia famiglia, i miei amici, il mio lago, la mia Verona :)
Un abbraccio, Albe

Tuesday, January 11, 2011

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BLUE MOUNTAINS (DAY 691)

Weekend da solo, alle Blue Mountains, a due ore di treno da Sydney.
Per chiarire la mente, per scappare dal lavoro, per scappare dalla città, per scappare da laptop/telefonino/contatti, per scappare da "Alberto, I have a question...", per liberare la mente da certi pensieri/pressioni/responsabilità.
Se è servito veramente non lo so. Dubito.
So che ho letto le 600 pagine del libro della Betancourt, so che mi sono rilassato, so che ho camminato un sacco, so che ho visto un'immensa distesa di verde, so che ho pensato che vorrei essermi lanciato per vivere in mezzo a quel verde per un pò, so che mi manca tantissimo casa, so che tra 2 mesi ritorno, so che adoro la pioggia, so che non ho parlato con nessuno, so che c'erano troppi turisti, so che ho trovato il mio silenzio anche in mezzo a loro, so che ho visto meravigliose farfalle.
Non so perchè continuavo a guardare quella cascata, immobile, con i pensieri che rullavano in testa, con le memorie dell'infanzia a dominare le mie nuvole.

Lo ammetto: martedì scorso ero a un passo dal tornare in Italia, for good. Poi i pensieri, le chiacchierate su Skype con la famiglia, gli amici di Sydney, i colloqui con il capo che sono chiacchierate con un amico, le camminate, ciò che ho fatto in questi due anni, i buoni propositi, la voglia di vincere la MIA sfida qui, hanno cambiato un pò le cose. Non interamente.
Manca il 31. Giovedì avrò la mia 3months review, e capirò un pò di cose, dal mio lato, dal lato dell'azienda.
Non mi piace che il lavoro decida il mio futuro, ma, come immigrato, questa è l'unica soluzione.
Se ci saranno le condizioni per continuare, rimarrò in Australia; altrimenti, con qualche rimpianto ma sicuro di aver lottato fino alla fine, tornerò...per poi ripartire.

Ostacolo dopo ostacolo, sfida dopo sfida, obiettivo dopo obiettivo, mal di testa dopo mal di testa, sorriso dopo sorriso.

Un abbraccio a chi mi legge, Albe :)