Monday, May 30, 2011

5

HAIL (DAY 831)


Pioggia e, addirittura, grandine in quel di Sydney questa mattina.
Mi sono svegliato alle 7 per andare in palestra e ho immediatamente nascosto la mia testa sotto il cuscino, dopo aver purtroppo controllato il risultato della finale di Coppa Italia! :(
Squilla il telefono alle 8AM (per fortuna, mi ero dimenticato di ri-puntare la sveglia): è il capo! Oh mio Dio, inizia bene la giornata, dico tra me e me. Se non che, anche lui avesse probabilmente la testa sotto il cuscino (oltre alla voglia di passare la giornata con i suoi tre splendidi bimbi) e dica:"you know what? oggi lavoriamo tutti da casa".
Not so bad, uh? :)
Grandine fuori, e forse, grandine anche dentro, al mio stomaco e al mio cervello, con questa continua centrifuga di pensieri ed emozioni. Vorrei tranquillizzare tutti, sto bene :) ma quando sono in fase di "rivoluzione" è così che sto: sbotto, impaziente, sembro quasi un liceale di 16anni pieno di voglia (e rabbia) di fare, pronto a scioperare e a dare tutto per i suoi ideali eh eh.
Sarà forse perchè ho appena finito di vedere la decima stagione di Friends :D o perchè ieri sera ho parlato per ore con la bellissima amica tedesca con cui ho vissuto per un anno, o perchè ho ripreso in mano certi libri o perchè ho visto il raccomandatissimo "Water for Elephants". Oppure perchè io, così come sarà raffigurato nel tattoo, ho sempre bisogno di nuove sfide, motivazioni, non sono mai completamente soddisfatto e necessito sempre di più.
Ho bisogno di più, in tanti aspetti della mia vita. Ho bisogno di sentirmi "di più" e, vi prego non prendetemi per egoista, ma ho bisogno di sentirmi the best, il numero 1, di dare tutto ciò che ho in ciò che faccio.
Accontentarsi non è per me, io sono l'onda che arriva dal mezzo dell'oceano per schiantarsi a riva e poi tornare a ricrearsi, ancor più forte e corazzata, per vincere la riva.
Sono un pò pazzerello, ma solo così sono convinto di poter essere contento. Questo riguarda il lavoro, la città in cui vivo, le mie esperienze personali e sentimentali, me stesso. E' un bel lavoro da fare su sè stessi, ma son sicuro ne varrà la pena.
Ho vissuto un anno e mezzo quasi a Surry Hills e, nonostante adori questo quartiere (uno dei più belli di Sydney) e sia a 10 minuti A PIEDI dal lavoro, ho bisogno di spostarmi, per vedere nuove facce la mattina, per vivere un pò, per non fare sempre quello stesso percorso ogni santo giorno e vedere sempre...junkies :D
Ho bisogno di nuove e diverse amicizie, nonostante adori quelle presenti, soprattutto quelle che mi hanno accompagnato fin da quando sono arrivato a Sydney.
Ho bisogno di novità. E ho bisogno di un nuovo Albe. Non una ricostruzione totale, ma un miglioramento.
p.s. grazie mille a chi ha commentato il post precedente, vi ho ri-commentato a mia volta ;)
Albe
Stuck in the Middle with you - Stealers Wheel

Wednesday, May 25, 2011

9

EXPERENTIA (DAY 826)


Quale potrebbe essere il fattore che convince un emigrante a rimanere in un paese straniero per piu' di 3/5 anni?
Stile di vita? Stipendio piu' alto? Sistema di avanzamento carriera meritocratico? Anima gemella? Clima? La situazione in patria? Altro? (commentate pure!)
Il mio capo americano, per esempio, si e' sposato con un'australiana e ora hanno 3 bimbi; altri miei amici non tornano a casa perche' andrebbero a guadagnare 1/4 di quello che prendono qui; altri non tornano a casa perche' il loro paesino e' veramente desolante. Mille diverse ragioni.
Sempre ricordando quella famosa frase di RadioFreccia dove "da te stesso non scappi nemmeno se sei Eddie Merckx": secondo me, dal (vecchio) te stesso riesci a scappare se lavori duro su te stesso. Crescita continua personale, insomma.
L'altro giorno pensavo che sono passati piu' di due anni da quando sono arrivato in Australia, e che ho appena ottenuto un visto di 4 anni. 4 anni, mi fa quasi paura pronunciarlo.
Ho vissuto anche in Spagna, un anno di Erasmus a Valencia: certamente non un anno di maturazione dal punto di vista della carriera lavorativa :D, ma sicuramente l'anno piu' importante della mia vita dal punto di vista mentale. Ma anche li', dopo dieci messi trascorsi in terra iberica, ero stufo, quasi annoiato e pronto a una nuova sfida.
Dicevo, due anni in Australia, con un terzo gia' iniziato e molto ben consolidato.
Ma due domande bombardano la mia mente: il mondo e' solo Australia? avro' mai il coraggio di lasciare l'Australia, e conseguentemente il visto lavorativo, con la possibilita' di tornare in futuro solo con un visto turistico? Praticamente, avro' mai il coraggio di lasciare tutto cio' che ho guadagnato per l'ignoto?
Il mondo non e' solamente Australia, ne sono consapevole, e tra esperienze lavorative passate/tre lingue non penso avrei immensi problemi a trovare lavoro (certo, servirebbe del tempo).
Inoltre, il fatto che l'Australia sia un continente cosi' lontano da tutto e da tutti, rende ancor piu' difficile raggiungere il resto del mondo.
In termini di esperienze (visitare altri posti, altre lingue, altre culture) e in termini di bagaglio personale (vedo le persone a me piu' care una volta all'anno, se sono fortunato, forse una ogni due anni).
Quindi che fare?
Mi sono dato 6/12 mesi di tempo quando sono tornato un mese fa, per capire cosa fare di questo anno, e magari anche dei prossimi.
Una sfida a me stesso e' gia' iniziata, e finora e' soddisfacente.
Ora, il resto.
Io mi vedo in uno stato diverso, ad ammirare una bellezza della vita diversa, ogni volta che penso al mio futuro. Non penso a un mio futuro in Australia.
Non ci credo nemmeno. Per vari motivi. Il mio futuro lo vedo un po' qua e un po' la', non so dove.
Sto bene in Australia. Ma voglio di piu'. Voglio nuovi stimoli. Voglio vedere nuovi posti. Sto bene qui, ma voglio di piu'. Nuove persone, diverse persone, nuove esperienze nel vero e proprio senso del latino experentia. Ma quanto altro mondo c'e' da vedere?
In un amen mi vengono in mente Messico, Brasile, Argentina, States, Madagascar. I mean, wow! Quante esperienze nuove voglio fare? tante.
Questa generazione di italiani emigrati all'estero per fuggire alla situazione attuale italiana (tra parentesi, eccellente campagna della Moratti in quel di Milano) che fanno della PRECARIETA' il loro tatuaggio indelebile.
Io sono cosi' fortunato da potermi "permettere" questa situazione di precarieta', per avere due genitori che mi hanno comunque "parato il culo" con una casa sul lago di Garda. Ma, come spero potete dedurre, non e' tutto cio' che voglio.
Un mio amico scappo' dall'Italia 3 anni fa, dopo aver costruito una casa bellissima; ora, ad ormai 35 anni, e' qui in Australia, si diverte, sta bene, ma gli manca casa, in termini materiali ma non solo.
Forse siamo proprio incontentabili, ecco cos'e'.
E voi, che consigliereste per il mio futuro?
I'm all ears!
Albe (un po' confuso)
Creep-Radiohead

Monday, May 02, 2011

8

BJ (DAY 803)


Uno dei piu' bei e rocamboleschi weekend della mia "storia" australiana.
Un sabato sera passato a Manly Beach, effettivamente la spiaggia piu' bella di Sydney, con due amici, senza pensare a nulla, solamente a ballare (il mio piede sentitamente ringrazia) e a bere qualche bourbon & coke, dopo aver cenato italiano (grazie S. Daniele, te e il tuo prosciutto).
Una ragazza, carina, sul metro e 75, che non sembra del tutto soddisfatta del suo partner, con il musone, e che continua a indirizzare sguardi a me. E quando lui se ne va al bagno, o a prenderle dell'acqua, gentilmente mi avvicino e ci scambiamo delle parole che non dovrebbero essere dette quando poi ti accorgi che il partner e' a un metro (era veramente basso!).
Maledire il partner per aver rovinato un bel fine serata (lol) e tentare di recuperare l'amico che vuole fare il bagno nell'oceano alle 4 di notte, mentre un thailandese, ripeto UN thailandese mi abbraccia e ci prova per una mezz'ora; e quando vede che con i "you're pretty hot" non conclude nulla, mi spara davanti agli occhi per due volte "what about a quick blowjob just around the corner?" LOL
E tornare a casa, ballare ancora mangiucchiando stuzzichini e addormentandosi, tutti e tre, sul divano, alla faccia dei tre letti!
Svegliarsi con una giornata, come potete vedere dalla foto, splendida, andare al mare e vedere delle onde di 7 metri; parlare di tutto con il tuo amico mentre una ragazza splendida sta, supina :D , a un passo da noi. Fare colazione guardando il Wharf, prendere il ferry da solo e abbandonarsi a musica e pensieri.
Arrivare a Circular Quay, prendere il 303 per farsi portare a Surry Hills, fare la lavatrice, uscire ancora per un compleanno di un amico francese a Woollomooloo.
Mangiare, chiacchierare, bere e conversare con un canadese di Royal Wedding.
Prendere un taxi e andare a Taylor Square e buttarsi sul divano a parlare con la bellissima ex-inquilina tedesca per due ore, di tutto.
Camminare verso casa in una Sydney che saluta il weekend...
arrivare a casa e addormentarsi ancor prima della chiamata Skype con i miei.
Lovely. Vivere con il sorriso.
E oggi, al telefono con la banca, chiedere il numero alla customer service officer. Aveva una voce cosi' bella ed e' stata lei a chiedermi se ero latino, cosa potevo fare, tirarmi fuori dalla lotta? :D
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Sydney e' incredibile. Mi fa innamorare.
L'Italia e' l'Italia. Per mille motivi. E mi fa innamorare.
Sydney o Italia e' un quesito a cui mai si potra' trovare una risposta che soddisfi.
E' incredibile come questa continua antitesi giri nel mio cuore e nel mio stomaco senza una fine. Se potessi avere i miei genitori qui, mi trasferirei qui per sempre. Mi mancano, li amo :)
:)
Albe